Chi non ha mai sentito parlare del Ponte di Bassano del Grappa? Un ponte antichissimo, ricostruito nel ‘500 da Andrea Palladio, un’ opera che ha attraversato la storia, tra crolli e rifacimenti, fino alla ricostruzione ad opera degli Alpini.
Forse però non tutti sanno che….
Prima di Palladio:
-Il primo ponte sul fiume Brenta esiste fino dal 1209. Bassano grazie al ponte diventò nel corso dei secoli uno snodo cruciale per il commercio: la sua economia era fondata sul traffico di legname, tessuti e alimenti, che viaggiavano soprattutto via fiume in direzione delle grandi città, come Padova e Venezia.
-Il ponte fu distrutto numerose volte dalle “brentane”, le piene provocate dalla forza dell’impetuoso fiume Brenta. Nel 1567 il fiume distrusse il ponte in legno e Palladio, due anni dopo nel 1569, fu incaricato della sua ricostruzione.
-Palladio inizialmente aveva pensato di realizzare un ponte di pietra, anche se i bassanesi lo volevano in legno. Ne pubblicherà un progetto in pietra sui Quattro Libri dell’architettura, sotto mentite spoglie.
Dopo Palladio:
-Si può essere accusati di “lesa palladianità”? Ebbene si! Nel 1748 un’altra brentana distrugge il ponte ligneo di Palladio. Viene incaricato dei lavori di ricostruzione un umile orologiaio di Solagna di nome Bartolomeo Ferracina, che soffia il progetto a Tommaso Temanza, esperto di Palladio e tecnico della Repubblica di Venezia. Temanza per vendetta farà mandare una lettera di protesta accusando e infamando il povero Ferracina.
-Bartolomeo Ferracina però stupì i bassanesi con le sue invenzioni. Utilizzò infatti delle macchine innovative capaci di aiutare gli operai nella costruzione del ponte: la macchina battipali per conficcare i pali di fondazione, e la macchina per portare sul ponte la ghiaia del fiume, a formare un piano stradale.
-Non solo “brentane”…anche le guerre distrussero più volte il ponte. L’ultimo episodio durante la Seconda Guerra Mondiale: i partigiani, il 17 febbraio del 1945, fanno saltare in aria il ponte, già danneggiato qualche gioro prima da un bombardamento alleato, per paura di ulteriori bombardamenti, che avrebbero potuto distruggere la città.
-Il 3 ottobre 1948, con una grande manifestazione, si inaugura il risorto ponte Vecchio, che da quel momento è chiamato anche ponte degli Alpini per l’apporto che questi offrirono alla ricostruzione.
Oggi:
-Per arrivare ai nostri giorni…il ponte di Bassano del Grappa, dopo un lungo restauro, è stato riaperto al pubblico nel maggio 2021! Con l’occasione vi consiglio di visitare la mostra dedicata “Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, Storia, Mito” in corso ai Musei Civici di Bassano. E se vi serve una guida, contattatemi!