La Valletta del Silenzio a Vicenza è un luogo di pace e tranquillità, a 30 minuti a piedi dal centro, su cui si affacciano il Santuario di Monte Berico e le due principali ville vicentine del centro: Villa Capra la Rotonda, capolavoro indiscusso di Andrea Palladio, e Villa Valmarana ai Nani, completamente affrescata da Giambattista e Giandomenico Tiepolo.
Vi consiglio assolutamente di andarci, sia per visitare le ville, che semplicemente per fare una bella passeggiata immersi nel verde.
Ma come raggiungere la Valletta e le Ville a piedi o in bici?
Il nostro punto di partenza è l’arco delle Scalette di Monteberico. Per fare tutto il giro a piedi, senza soste e senza salire al santuario, ci vogliono circa 45 minuti. CLICCA QUI PER VEDERE LA PARTENZA
L’arco che vedete di fronte a voi fu progettato da Andrea Palladio, su modello degli archi di trionfo di epoca romana, ed è decorato sulla sommità dalle statue dei Santi Leonzio e Carpoforo e dal Leone Marciano, opera di Giambattista Albanese.
Nelle nicchie dell’arco la Vergine Annunciata e l’angelo annunciante di Orazio Marinali ci mostrano le 192 scalette che conducono in cima a Monte Berico.
Si 192! Non vi nascondo che quando arriverete in cima sarete senza fiato, e non solo per il panorama di Vicenza di cui godrete!
(se volete salire di qui una volta in cima alle scalette procedete di 100 m circa e girate in via San Bastiano, farete il giro all’inverso)
Io vi propongo invece di ammirare solamente le scalette dal basso, forse vedrete anche qualche vicentino che fa ginnastica, e seguire la via più dolce lungo la pista ciclabile alla vostra sinistra.
Percorrete la pista ciclabile fino a superare il distributore di benzina (circa 10 minuti) e sbucate sulla strada principale (viale Riviera Berica), continuate lungo il marciapiede e girate verso destra dove vedrete le indicazioni per Villa Capra La Rotonda.
Dopo circa 500 metri di leggera salita il cancello della villa sarà alla vostra sinistra.
Villa Capra detta la Rotonda progettata nel 1567, è il capolavoro assoluto di Andrea Palladio e si trova sulla sommità di un colle. E’ un esempio indiscusso di integrazione tra paesaggio e architettura e deve il suo nome, Rotonda, alla sala circolare centrale sormontata da una cupola. Sapevate che questa villa fu un modello per tantissimi architetti del ‘700 e dell’ ‘800 e che la White House di Washington, si ispira proprio a questo edificio?
Visitate la villa (attenzione agli orari di apertura) e poi proseguite lungo la strada in discesa. Alla vostra sinistra troverete Stradella della Rotonda, da dove ammirare il retro della villa e dal lato opposto sulla cima del colle vedrete il Santuario di Monte Berico.
Lungo la stessa Stradella a destra trovate l’ingresso all’Oasi Naturalistica della Valletta del Silenzio.
In questa oasi di circa 4200mq si alternano zone di prato a zone alberate e c’è anche un piccolo stagno. E’ il luogo perfetto per una pausa di ristoro, soprattutto se viaggiate con bambini, prima di riprendere la passeggiata.
Nell’Oasi ci sono tabelloni informativi che raccontano il tipo di flora e fauna che si può li ammirare, ci sono panchine e tavoli all’ingresso e anche una zona dedicata agli orti urbani.
Ritornate sui vostri passi e a destra risalite verso villa La Rotonda.
(PERCORSO ALTERNATIVO: se invece di tornare verso la villa andate a sinistra la strada ad un certo punto finisce. Per proseguire e salire al parco del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Villa Guiccioli si deve prendere un sentiero in mezzo al bosco molto ripido e con scalini, vietato alle bici. Questo sentiero non è segnalato ma vedrete delle scalette che salgono sotto il monte. Attenzione agli orari di apertura del parco. Da li poi si può scendere al santuario di Monte Berico)
Superata villa La Rotonda a sinistra inizia un sentiero in terra battuta che vi porta a Villa Valmarana ai Nani. Il primo pezzetto è il più ripido, poi diventa via via più pianeggiante.
Villa Valmarana ai Nani con il suo giardino ricco di rose, ci porta nelle eleganti atmosfere del Settecento. Decorata da Giambattista Tiepolo (la palazzina) e da suo figlio Giandomenico (la foresteria) è uno dei luoghi imperdibili di Vicenza i cui affreschi ci raccontano storie indimenticabili. Qui dimorò anche uno dei più importanti scrittori vicentini, Antonio Fogazzaro che vi ambientò uno dei suoi romanzi, Piccolo Mondo Moderno.
La villa è avvolta nella leggenda, con le statue dei nani che fanno da guardiani sul muro di cinta.
E ora come si torna al punto di partenza?
Dopo aver visitato la villa ed esservi ristorati nel bar con terrazza panoramica, continuate lungo la cinta muraria seguendo i nanetti.
Qui la strada si divide e avete due opzioni.
Se andate a destra in discesa (via Giambattista Tiepolo) vi ricongiungete ala pista ciclabile che avete percorso all’andata e svoltate a sinistra per ritornare all’arco delle Scalette.
Se andate a sinistra in salita (via S. Bastiano) seguendo tutta la strada di ciottoli dopo circa 400 metri, finiti i ciottoli, vi troverete su uno slargo panoramico.
Dallo slargo andate a destra per tornare alle scalette e scendere all’arco (in discesa però questa volta!).
Se invece dallo slargo girate a sinistra potrete affrontare la salita per raggiungere il Santuario di Monte Berico (considerate circa 10 minuti), uno dei Santuari mariani più importanti in Italia di cui parlerò in un mio prossimo articolo.
Dal Piazzale della Vittoria, di fronte alla chiesa si gode di un bellissimo panorama.
Qui si trovano dei bar e ristoranti per riprendersi dalla fatica della salita.
Spero queste indicazioni siano state utili e se volete farvi accompagnare per conoscere più a fondo queste meraviglie non vi resta che contattarmi, sarò felice di accompagnarvi!